Per poter dire di aver ammirato tutta la Val di Mello, è consigliato percorrerla per intero e spingersi un poco più in alto, a scoprire uno dei suoi luoghi più belli, la conca dell’Alpe Pioda. Il percorso prevede circa 2 ore di camminata per la sola andata, per metà lungo una pianeggiante mulattiera, nella parte finale invece salendo per circa 400 metri di dislivello in un fitto bosco.
Dal parcheggio all’inizio della valle, raggiungibile a piedi dal paese di San Martino Valmasino in 20 minuti seguendo uno dei sentieri di accesso alla valle, si percorre tutta la mulattiera che parte dal “Gatto Rosso”, in località Ca’ Panscer, e dopo una prima salita di pochi minuti raggiunge il vasto laghetto del Qualido, formatosi nel 2009 a seguito di un grosso franamento dalla sovrastante parete del Qualido.
Proseguendo in piano, si lascia a destra il piccolo nucleo rurale di Ca’ di Carna e dopo il bellissimo specchio d’acqua del “Bidet della contessa” si giunge a Cascina Piana, il più grosso nucleo di baite della valle, sovrastato dalle numerose pareti di granito dove nelle belle giornate è facile vedere impegnate le cordate di arrampicatori.
Ancora più avanti, superato l’ultimo gruppo di baite della località Rasica, il sentiero si addentra nella foresta e dopo alcune brevi salite tra grandi massi di granito porta infine sul fondo della Val di Mello, nei pressi del ponticello sul torrente Torrone e della cascata della Chiusa in basso a destra.
Da qui la salita riprende più marcata e si svolge quasi tutta nel fitto bosco di abeti d’alto fusto, costeggiando il margine inferiore delle Placche dell’Oasi.
Salendo con numerosi tornanti e attraversando una valletta con ruscello si prosegue ancora in leggera salita finché appaiono i meravigliosi alpeggi dell’Alpe Pioda, situati ad una quota di 1560 metri, all’inizio di una grande conca prativa racchiusa tra placche, anfratti e pilastri di granito.
Dieci minuti prima dell’alpe, un ottimo punto panoramico segnalato permette di ammirare la Val di Mello dall’alto nel suo intero sviluppo.
Il ritorno a valle si effettua lungo lo stesso percorso fino alle baite di Rasica.
Da qui, passando un ponticello, è possibile spostarsi nel lato sinistro orografico della valle e seguire il sentiero alternativo che si tiene sempre a sinistra del torrente Mello e che riporta al parcheggio all’inizio della valle o scende direttamente a San Martino Valmasino, nei pressi del centro sportivo del paese.
Arrampicatei alla portata di tutti ma non solo! Grazie alle sue caratteristiche infatti, la Val di Mello è una meta appetibile anche per alpinisti, amanti della montagna e soprattutto arrampicatori.
In particolare, il versante più amato dagli arrampicatori è il destro che, colpito in pieno sole, vanta alcuni grandi valloni secondari, a partire dalla testata la val Cameraccio, la val Torrone, la val di Zocca, la val Qualido e la val del Ferro, caratterizzati da stupende pareti rocciose, spettacolari circhi morenici e pianori alternati a salti percorsi da cascate.
La roccia granitoide detta ghiandone, molto compatta ed idonea all'arrampicata, unita all'estensione delle pareti rocciose, fanno della Val di Mello una delle destinazioni più ambite dagli arrampicatori.