Valbondione in Alta Val Seriana(Bg)
DescrizioneMaslana è un antico insediamento rurale, poco sopra l’abitato svetta il Pinnacolo sulle cui pareti sono state aperte numerose vie alpinistiche. Questo nucleo si raggiunge esclusivamente a piedi partendo dalle ultime case di Valbondione. Maslana è costituita da 4 gruppi di baite (Polli, contrada Caffi, Ca’ Sura e Piccinella) Si dice che Maslana, insieme a Salvasecca e alle cascine di Redorta, sia una delle più antiche della Val Bondione. Poco oltre l’abitato di Maslana, è stato realizzato l’Osservatorio, dove è possibile, attraverso filmati/diapositive approfondire la conoscenza della fauna, flora e geologia dell’ambiente circostante. Dall’osservatorio si può ammirare la Cascata del Serio che con i suoi tre salti è la seconda d’Europa. Proseguendo, in breve si raggiunge la carrareccia che collega Valbondione al Rifugio Curò.
Itinerario: Andata/ritorno
Valbondione (Bg) - percorso ad anello
Impegno escursione
terreno facile - dislivello 250 m c.
Interessi didattici
Etnografici – naturalistici-storico/ingegneristico
L’osservatorio (proprietà Comune Valbondione - aperto su prenotazione, gestito dal dr Mirco Bonacorsi- ingresso a pagamento)
Descrizione: Il nostro viaggio inizia da Songavazzo per salire all’altopiano di Falecchio. Posto fra gli abitati di Onore e Songavazzo, Falecchio costituisce un altopiano sulla sinistra idrografica del Valeggia Borlezza, proprio là dove il torrente devia il suo corso con un’ampia curva ... .
La sua superficie debolmente ondulata si estende per un paio di km² attorno agli 871 m di quota, ed è ammantata di depositi glaciali di alimentazione camuna, in genere alterati in tutto il loro spessore ...
L’altopiano è costituito a NW da una spalla in Dolomia Principale, che si eleva sino a 900 m s.l.m. ... e, verso SE, dal prolungamento del versante di Cima Pizzo-Monte Bracchio, costituito da Calcare di Zorzino ... . Fra questi due elementi è conservata una complessa successione di depositi continentali affioranti con continuità sia lungo il versante sudoccidentale, Quindi si scende ad Onore, dove gli alunni avranno la possibilità di arrampicare sulle rocce della “falesia dei Corni”.
La conoscenza e la pratica delle attività motorie può essere ampliata
mediante la proposta di escursioni ed attività particolarmente gratificanti,
come l’arrampicata sportiva.
Lo svolgimento di tali attività presuppone il rispetto della natura in senso
lato, così come l’osservanza di regole e di accorgimenti particolari.
Itinerario: Andata/ritorno Percorso ad
anello
Impegno escursione: terreno facile - dislivello 200 m c.
Interessi didattici: Naturalistico – paesaggistico – geologico - sportivo
Punto di ristoro/ricovero coperto: Centro Sportivo di Onore
Descrizione: Il nostro viaggio inizia poco prima del Passo della Presolana vicino all’Hotel Spampatti. L’itinerario si snoda tra prati pascoli e malghe, dove, con un po’ di fortuna, nel periodo estivo si possono incontrare i mandriani impegnati nella mungitura. Intorno ai 1436 m troviamo la malga Corzenine e poco sopra la Baita Corzene di proprietà del Comune di Castione, ristrutturata recentemente. Poco prima del bivio che porta al Colle Presolana prendiamo il sentiero che conduce alla Baita Cassinelli, dove un’eccezionale panorama a 360° va ben oltre l’altopiano clusonese. Siamo ai piedi della montagna regina delle Prealpi Orobie: la “Presolana”, massiccio prevalentemente calcareo formatosi circa duecentomilioni di anni fa.
Itinerario Andata/ritorno: Percorso ad
anello
Impegno escursione: terreno facile - dislivello 300 m c.
Interessi didattici: Naturalistico – paesaggistico - geologico
Punto di ristoro / ricovero coperto:Baita Rif. Cassinelli (C.A.I. Castione della Presolana) - Baita Cornetto (gestore Associazione Antincendio Presolana)
La partenza avviene da Onore e lungo la via dei Res si raggiunge Rusio. Da qui inizia la Valle dei Mulini dove si vede il terzo dei mulini ad acqua, che fino a non molti anni fa funzionava, ed ora trasformato in un posto di ristoro (bar Mulì). Purtroppo la ristrutturazione ed il mutamento di destinazione del fabbricato non consente più di cogliere le originali strutture. Si passa sotto le belle e famose pareti di roccia, ritrovo di molti arrampicatori. Il sentiero costeggia il torrente e tra salici e noccioli si può intravedere il rudere del quarto mulino. Sulla sommità del dirupo sorge la millenaria chiesetta di S. Peder, conserva affreschi cinquecenteschi. Già nell’antichità la valle dei mulini fu abitata, ne sono prova i ritrovamenti fatti nel 1972, fu rinvenuta una singolare sepoltura di tre scheletri ritrovati in posizione rannicchiata, in un grotta.
Si prosegue attraversando un pendio di magri boschi, intercalato da frequenti radure, habitat ideale per i caprioli.
Si è ormai
giunti nei pressi del bosco denominato dei “soc”, costituito in prevalenza di abete rosso
e larice,
piantumati per ricostituire un bosco devastato dai numerosi tagli ed incendi.
In poco tempo si giunge alla confluenza di due valli e all’incrocio del
sentiero per Bratto/Rusio, che taglia a mezza costa sulla destra di chi sale,
seguendo il percorso dell’acquedotto comunale (piccola galleria). Prima di
superare la sorgente denominata della “Mesclusa”
si segue il sentiero che taglia a mezza costa il bosco, con alcuni sali scendi e
superata la galleria lunga circa una
cinquantina di metri (si consiglia di avere con se una torcia) si giunge sul
versante opposto. Il sentiero scende a mezza costa, in Val del Papa, giunti alla baita, si scende nel prato sottostante e
superato il bacino dell’acquedotto, si raggiungono i prati di Denzil, ci si abbassa lungo il margine occidentale di questi ultimi, al limite del bosco. Intersecata la mulattiera, si prende a
destra ed in breve si giunge all’abitato di Rusio e da qui nuovamente ad Onore